Le fiabe della buona notte

Il mio primo legame con la letteratura sono state le fiabe della buona notte.
Non ricordo ogni storia, ma ricordo la voce di mia madre che leggeva i libricini, seduta accanto al mio letto, cercando di tenermi coricata quando mi alzavo per vedere le figure e le parole di quelle fiabe che conoscevo a memoria.

Anche se non sapevo leggere le parole mi sembravano importanti!
Per esempio il libro delle storie di Papà Castoro mi sembrava "da grandi" perchè era scritto in corsivo e solo i grandi scrivono in corsivo...

Quando era il turno di papà per la lettura serale la situazione cambiava, spesso non leggeva dai libri, ma ne raccontava di sue, una volta credevo che le inventasse, non erano rilassanti come quelle della mamma, ma buffe e divertenti, e spesso invece che venirmi sonno mi veniva la ridarella!

Quando finalmente imparai a leggere scoprii che quelle storie comiche non erano altro che le avventure di Paperino, Gastone, Ciccio e Paperoga che papà leggeva nel pomeriggio.

Con il passaredegli anni il tempo dedicato dai miei genitori alla fiaba serale diminuì drasticamente, probabilmente per il lavoro o per la nascita di mio fratello.
La mamma raccontava con voce suadente un riassunto iperconcentrato di una storia a scelta e poi se ne usciva lasciandomi imbronciata e insoddisfatta.

Papà non perse il suo umorismo nemmeno quando si ridusse il tempo, a metà storia diceva <Il resto domani!> e faceva per andarsene, allora io urlavo qualcosa come <Non è vero! Dov'è il finale?>
... figurarsi se papà rinunciava a riposarsi per così poco...
Trattenendo a stento le risate declamava con tono solenne <E c'era una formichina nera e piccolina, con delle antennine piccolissime e delle zampette piccole piccole. Poi arrivò qualcuno e la schiacciò! Fine.> e se ne andava... Rido ogni volta che ci ripenso!

Alla fine si arresero e mi comprarono le audiocassette delle fiabe sonore, ho ancora in testa il motivetto che segnava l'inizio e la fine di ogni storia...

Chissà, probabilmente è stata questa iniziale passione e il suo rovinoso declino a farmi amare così tanto la lettura.
La continua ricerca della storia narrata con passione, senza fretta, come faceva la mamma all'inizio.
E forse per questo mi piace raccontare le storie che leggo a qualcuno, per sentirle un'altra volta...
E forse per questo amo tanto i libri illustrati, dove posso leggere tutta la storia in una sola immagine come quando ero bambina...