Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley,  il debole di volontà, il fortebraccio, il clown,  il bevitore, l'aggressivo?  Tutti, tutti ora dormono sulla collina.

Uno consunto dalla febbre,  uno si è bruciato in miniera, uno fu assassinato in una rissa, uno è morto in galera,  uno è caduto dal ponte lavorando duro per moglie e figli- 

Tutti, tutti ora dormono, dormono, dormono sulla collina.

Dove sono Ella, Kate, Mag, Lizzie e Edith, la cuor tenero, l'anima semplice, la chiassosa, l'orgogliosa, la felice?- tutte, tutte ora dormono sulla collina.

Una è morta di un parto clandestino, una di un amore contrastato, una tra le mani di un bruto in un bordello, una di orgoglio ferito, all'inseguimento del desiderio del cuore, una dopo una vita passata lontano tra Londra e Parigi fu riportata al suo piccolo spazio vicino a Ella e a Kate e a Mag-

Tutte, tutte ora dormono, dormono, dormono sulla collina.

Dove sono zio Isaac e zia Emily, e il vecchio Towny Kincaid e Sevigne Houghton, e il maggiore Walker che aveva potuto parlare con gli uomini venerabili della rivoluzione?- Tutti, tutti ora dormono sulla collina.

Hanno portato loro figli morti in guerra, e figlie schiantate dalla vita, e gli orfani, piangendo- tutti, tutti ora dormono, dormono, dormono sulla collina.

Dov'è il vecchio Fiddler Jones violinista che ha eseguito la vita per tutti i suoi novant'anni, sfidando neve e pioggia a petto nudo, bevendo, ribellandosi, che non gli importava nulla di una moglie né dei parenti,

né dei soldi, né dell'amore, né del cielo?

Eccolo qui! Che farfuglia del pesce fritto di un tempo, delle corse dei cavalli di tanti anni fa a Clary's Grove, di quello che una volta Abe Lincoln disse a Springfield.

https://www.youtube.com/watch?v=rYImQ0g48cg

E' surreale, fin dall'incipit ( In mezzo a un fitto bosco, un castello dava rifugio a quanti la notte aveva sorpreso in viaggio...)    (Veniamo fuori dal buio, no, entriamo, fuori c'è buio, qui si vede qualcosa, in mezzo al fumo, la luce è fumosa, forse di candele...)  anzi dai due incipit, perchè questo volume racconta due avventure (o forse molte di più)... 

L'io narrante prima si ritrova in un castello del XV secolo, dove tutti perdono l'uso della parola, e l'unico modo per illustrare ai commensali le passate vicissitudini è tramite l'utilizzo di un mazzo di tarocchi, lo stesso vale per la seconda parte del libro, dove si passa dal castello a una settecentesca taverna e ai suoi tarocchi marsigliesi. Un libro ricco di citazioni: Parsifal, Amleto, Edipo, Lady Macbeth, Re Lear, Faust, Orlando e Astolfo, da ognuna dele loro storie è tratto un racconto assolutamente soggettivo, sempre interpretato dal dubbioso narratore. Ma le carte sui tavoli s'incrociano, le storie vengono intrecciate, e ogni figura acquista nuovi significati.

L'immagine associata: https://www.tarocchi.net/immagine_multiplo/192.jpg

Ho letto questo libro perchè prima mi è stato misteriosamente citato da uno zio, poi l'ho ritrovato in alcune mie ricerche libresche, quando infine l'ho letto è stata gioia, lo dedico a tutti gli amanti del mistero e della letteratura.

In quanto bibliofila accanita questo argomento mi risulta molto più serio rispetto a ciò che una persona sana di mente potrebbe pensare in proposito, in ogni caso la mia riflessione è questa: quale dei due preferisco? Sono propensa a rispondere: i secondi!

Non mi turbano gli angoli rovinati, e nemmeno gli appunti a matita, anzi, oserei dire che mi affascinano! Mi fanno capire che questo libro ha almeno due storie da raccontarmi, la sua e quella del suo vecchio padrone, tutte le emozioni di questa persona che prima di me è restata  con gli occhi calamitati a queste pagine, tanto da macchiarlo col pranzo, perchè non ha smesso di leggere neanche per fare uno spuntino, o dei piccoli strappi, forse dovuti alla cocciuta decisione di mettere quel libro che l'ha tanto meravigliato dentro a una borsa o uno zaino troppo piccolo...

E' evidente che sono una romantica, per essere meno sdolcinata posso solo dire che, forse, dico questo solo per sentirmi meno in colpa quando macchio le pagine, o faccio le orecchie agli angoli, per non parlare (venalmente) del prezzo, che, per chi non è un bibliofilo riccone, è un'importante voce in capitolo!

E sui libri nuovi? Cosa posso dirne dopo la tirata che ho fatto sui libri usati? Per prima cosa dichiaro il mio amore, materno e filiale al tempo stesso, per questi magnifici oggetti, che sono i miei fedeli amici. Come ho già detto non sono pignola sul loro aspetto (al contrario di alcuni miei amici un tantino ossessivi) Ma adoro entrare nelle librerie per SCEGLIERLI!     Sì, è questo uno dei grandi vantaggi dei libri nuovi, sono io ad alzare QUEL libro dallo scaffale e a portarlo via con me, dopo averlo desiderato e ammirato (come con ogni grande amore), e mentre lo prendo faccio la leale promessa di dialogare con lui e di renderlo a casa nella mia casa.

Dopo aver esposto anche ai libri nuovi, dal dolce profumo, la mia dichiarazione d'amore, ammetto che, per un amore sincero, ogni prezzo è accettabile...

E allora sono ancora tanto sicura della mia scelta iniziale? Sì, ma solo se penso che quando sta un po' con me ogni libro, prima o poi diventa usato...

Sul muro grafito
che adombra i sedili rari
l'arco del cielo appare
finito.

Chi si ricorda più del fuoco ch'arse
impetuoso
nelle vene del mondo; in un riposo
freddo le forme, opache, sono sparse.

Rivedrò domani le banchine
se la muaraglia e l'usata strada
nel futuro che s'apre le mattine
sono ancorate come barche in rada.

Chi non conosce Alice (Liddell)? E chi non conosce il libro di cui è protagonista, indiscusso capolavoro della letteratura per ragazzi di Lewis Carroll (alias Charles Lutwidge Dogson)?
   La bionda e impertinente ragazzina che segue un coniglio bianco con gli occhi rosa in una tana per poi precipitare, curiosa (come ogni bambino) tanto da bere da una bottiglietta e mangiare una torta solo perchè c'è scritto su di farlo. Che si ritrova a fare discorsi senza senso col Cappellaio e la LepreMarzolina.

Mi sento un po' Alice quando cammino per strada col naso all'insù, quando sento che lo straordinario e il senzasenso fanno parte di me, e quando sento di non voler diventare grande (o quando mi sento già grande e non capisco perché anche gli altri non lo notino!) Perché Alice è la bambina che si sente adulta e l'adulta che si sente bambina...

Chiunque apprezzi anche solo vagamente la fantascienza dovrebbe leggere questo libro: umoristico, esilarante fino alle lacrime, ma anche profondo, nella sua critica: non ad un uomo, non ad uno stato e neanche alla galassia, ma una critica grande e veritiera all'ego sconfinato di ogni forma di vita (che ha la presunzione di credersi l'unica forma di vita): davvero la Terra è così importante? Forse le altre forme di vita a malapena sanno della sua esistenza, tanto da volerla spazzar via perchè interferisce nella rotta di un'autostrada spaziale.

Questa è la storia di un alieno (Ford Perfect) bloccato sulla Terra che, sapendo della sua imminente distruzione, decide di fuggire col suo migliore amico (Arthur Dent) nell'unico modo che conosce: con l'autostop. E se volete essere portati via non dimenticate nel vostro bagaglio l'asciugamano, perchè: <<L'asciugamano è forse l'oggetto più utile che l'autostoppista possa avere. [...] L'asciugamano ha un'immensa utilità psicologica. Per qualche strana ragione, se un figo (figo=non autostoppista) scopre che un autostoppista ha con sè l'asciugamano, dedurrà immediatamente che abbia con sè anche lo spazzolino da denti, la spugnetta per il viso, il sapone, la scatola dei biscotti, la borraccia, la bussola, la carta geografica, il gomitolo di spago, lo spray contro le zanzare, l'equipaggiamento da pioggia, la tuta spaziale eccetera eccetera. E dunque il figo molto volentieri si sentirà disposto a prestare all'autostoppista qualsiasi articolo di quelli menzionati (o una dozzina di altri non menzionati) che l'autostoppista eventualmente abbia perso.>><cit.>

La musica associata è: ELVIS  L'immagine associata: https://w4.kunstnet.org/22345/gross_stairway-to-heaven.jpg

Io ho letto questo libro perchè essendo fan della serie televisiva Doctor who volevo sapere qualcosa di più sull'uomo che l'ha ideata, e non ne sono rimasta delusa, anzi come con la lettura di ogni buon libro sono stata malissimo quand'è finito...

Per altre notizie sull'autore: https://it.wikipedia.org/wiki/Douglas_Adams

Informazioni Tecniche: La mia edizione è integrale (tutti i libri della saga assieme) della OscarMondadori, trovata alla Fiera del libro di Torino al prezzo di 15€ assolutamente ben spesi!

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