Coincidenze.
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Da anni predico l’inimitabile magia dei libri. Il loro rendere speciale un evento di per sè insignificante.
Di recente ho avuto una conferma a questa teoria un po’ naïf, è una bella storia e vorrei raccontarvela…
C’è una mia amica geniale e un po’ distratta con un gran gusto nella scelta delle lettutture alla quale un annetto fa ho imprestato un libro: La meccanica del cuore di Mathias Malzieu.
Io e lei ci vediamo raramente per tempi superiori ad un quarto d’ora ed in situazioni puramente casuali quindi per più di un anno non ho rivisto quel libro.
Un nostro comune amico che ora studia molto lontano, essendo anche lui molto distratto, è venuto a trovarmi con l’intento di fare da corriere tra noi due amiche portando da l’una all’altra il prezioso libro.
Purtroppo tra un gioco e l’altro e il fatto che non ci si vedeva davvero da tanto tempo ci siamo completamente dimenticati del libro che, pur essendo arrivato così vicino alla sua casa, è di nuovo andato lontano.
Una volta resami conto dell’accaduto ho contattato subito il mio amico chiedendogli in quale regione italiana ormai si trovasse il mio libro!
Lo aveva lasciato “a casa”, qui vicino ma non troppo.
Gli ho detto di leggerlo prima di restituirmelo, qualche giorno in più o in meno non è importante se si tratta di una questione di mesi.
Lui mi ha chiesto una “recensione” personale di questo libricino e le poche frasi entusiastiche che ho pronunciato l’hanno convinto a consigliare il libro a sua madre.
Circa un mese dopo questi fatti mi trovavo a casa della mia amica distratta e geniale, quella da cui tutto è iniziato, e mentre eravamo tutte impegnate nell’organizzazione della festa che si sarebbe tenuta da lì ad un’ora ecco che arriva una telefonata del nostro amico lontano. Mi dice che sua madre ha letto il libro e vorrebbe restituirmelo.
Ed è così che il libro è tornato tra le mie mani. Senza che vedessi la donna che ha preso in mano la situazione e me lo ha riportato.
Ma c’è una traccia, un dettaglio colorato, che ha portato la magia in questa storia: un semplice biglietto rosso su cui la madre del mio amico ha scritto poche parole di ringraziamento, per dirmi che grazie a questa serie di distrazioni ha potuto leggere un libro che spontaneamente non avrebbe acquistato e che invece l’ha commossa come non le accadeva dai tempi del Piccolo Principe.
Questo biglietto mi ha fatto capire quanto sia importante imprestare i libri. Anche se c’è il rischio che non tornino indietro o che lo facciano dopo un sacco di tempo ed in modo inaspettato com’è successo questa volta. E’ importante imprestare i libri, anche se non si hanno garanzie, perchè questi viaggi danno vita nuova al volume e ogni volta che un libro tornerà a casa avrà una nuova storia pronta per noi.
FINE
Ok non è vero, c’è un epilogo. In effetti non è la prima volta che racconto questa storia… Il giorno dopo aver ricevuto il biglietto sono arrivata in classe ed ho raccontato tutto al mio migliore amico. Lui sentita questa storia ha detto “allora non posso non leggerlo”. Io credo sinceramente in quello che ho scritto poche righe sopra e ventiquattr’ore dopo La meccanica del cuore si trovava tra le sue mani.
Nonostante non sia un lettore particolarmente accanito in una sola notte, preso dalla storia come poche volte prima d’allora, ha finito tutta la storia stupenda e delicata racchiusa in quelle pagine.
Quando il libro è tornato un’ultima volta tra le mie mani, questa storia magica è finita.
Grazie Lisa, grazie Marco, grazie Teresa(la mamma di Marco), e grazie Lorenzo. E’ stata una storia bellissima.