Fahrenheit 451 di Ray Bradbury

04.05.2014 10:33

I libri bruciano, inondati di cherosene, la casa brucia, e un sorriso esaltato campeggia sulle labbra di Montag e degli altri militi del fuoco. Quel sorriso era destinato a durare tutta la notte, e ancora il giorno seguente e quello dopo ancora, ma Montag incontra Clarisse, diciassette anni e pazza, che gli chiede se è felice, facendo morire quel sorriso incendiario.

Nei giorni seguenti Guy Montag si fa domande, sui libri e sulla sua vita: davvero una civiltà che vive imprigionata nelle quattro pareti  televisive del salotto o chiusa in una recinzione di pannelli pubblicitari (... Lo sapevate che una volta i cartelloni pubblicitari erano alti al massimo sei o sette metri? Ma poi le auto sono diventate così veloci che si è reso necessario dilatare la superficie riservata alla pubblicità, perchè gli automobilisti avessero il tempo di leggerla, passando. -cit.) sa cosa significhi realmente vivere? Davvero i libri non hanno spazio nella vita?

Eppure quella donna non è voluta uscire di casa quando l'hanno bruciata, dev'esserci per forza qualcosa dentro ai libri se chi li ha letti è disposto a morire per loro... Clarisse muore e Guy non può fare a meno di cercare l'unica altra persona diversa che conosca: il vecchio Faber. Faber lo accoglie impaurito, teme che la sua casa venga bruciata, è spaventato dalla guerra, è terrorizzato dal sistema, ma ama troppo i libri, nella sua viltà aiuterà Montag a ribellarsi e poi a fuggire.

Guy riesce a scappare dalla città, che istigata dalle televisioni gli dà la caccia, e si unisce agli altri reietti, quelli che, sapendo di non poter salvare fisicamente i libri hanno deciso di impararli a memoria per poi poterli recitare alla popolazione quando il mondo, dopo la guerra, deciderà che è venuto il momento di risorgere come una fenice...

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