Le orecchie.
Come ormai saprà chi ha già letto altri miei post in fatto di libri sono un'inguaribile romantica... Quindi non stupitevi se ora scrivo di amare le orecchie (o angoli, o pieghe) ovvero quell'orribile abitudine di piegare l'angolo in alto della pagina invece di usare il segnalibro. In quanto amante dei libri dovrei detestare una tale abitudine, ma ho a mio favore una romantica (appunto!) storiella che giustifica questo mio apprezzamento verso le orecchie:
STORIA DELLA BAMBINA DISTRUTTIVA
C'era una volta una bambina che era un vero e proprio maschiaccio: si arrampicava sugli alberi, cavalcava il suo cagnolone, faceva la lotta coi fratelli minori (schiacciandoli senza alcuna pietà), camminava perfino scalza tra le campagne piene di cocci rotti che circondavano la sua casetta... Ma questa bambina distruttiva aveva una passione travolgente: amava leggere libri, più di qualsiasi altra cosa al mondo (anche più che fare i percorsi di sopravvivenza sui rami degli alberi). Ovviamente la bambina distruttiva non riusciva a contenere il suoi impeto di forza allo stato puro nemmeno con quella che era sua passione più profonda, e quindi, perdendo in continuazione i suoi segnalibri, era solita riempire i suoi adorati libri di orecchie per ricordare la pagina.
Passaro gli anni, e quella bambina divenne un'adolescente un po' meno distruttiva. Crescendo la passione per la lettura non era diminuita, era anzi cresciuta con la fanciulla, che spesso riprendeva i libri che tanto aveva amato nell'infanzia e li rileggeva con nostalgia ed affetto (che mai provò tanto forti per esseri umani). Durante queste romantiche riletture, la ragazza non poteva fare a meno di rivedere le cicatrici causate dalle orecchie fatte da quella bambina distruttiva che era stata, ma senza rabbia, anzi con un turbine di emozioni, perchè pensava che quando aveva fatto quelle orecchie, la prima volta che aveva tenuto fra le piccole e sporche manine quel libro, ancora non sapeva cosa avrebbe trovato nella pagina dopo, o addiritura nei libri seguenti... L'adolescente allora ricordava anche le mille emozioni della scoperta e perdonava con tenerezza quelle cicatrici di orecchie che le ricordavano che prima era stata all'oscuro di storie che ora fanno parte della sua vita, ed è felice di essere stata quella bambina distruttiva.
E' inutile dire che la bambina distruttiva, l'adolescente un po' meno distruttiva ed io siamo la stessa persona, e che è per questo che io non posso fare a meno di amare le pieghe nei libri, quasi quanto il libro e la storia stessa.