Sarah, Robert, Terry. Personaggi del mese, da "La casa del sonno" di Jonathan Coe
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Questa volta non posso scegliere un solo personaggio, La casa del sonno di J. Coe non è un libro dalla trama lineare, anzi oserei dire che ha un entrelacement da far invidia al caro Ariosto, così, dei tanti personaggi dipinti con precisione e profondità inimmaginabili in così poche pagine ne ho scelti tre, i tre personaggi per i quali ho sofferto e sperato nella lettura del libro.
Per prima viene Sarah, la protagonista. Lei che mi pareva essere così insignificante e invece ha cambiato le vite di troppe persone. E' narcolettica, i suoi sogni si fondono con la realtà con esiti catastrofici. Quello che mi ha convinta a farla "diventare" un personaggio del mese è stato il suo approccio con i libri... mi ha stupita il modo in cui i libri fossero parte integrante della sua vita sociale, in particolar modo dei suoi amori.
E' La casa del sonno il libro che collega un po' tutti in questa storia, un libro qualsiasi sullo scaffale del bar universitario, il Café Valladon.
Robert, uomo malinconicamente stupendo, lui che lascia tra le pagine del libro la poesia con cui è riuscito a sintetizzare tutto il suo amore. Per Sarah.
Credo di capire bene Robert, che sa di essere disposto a qualsiasi cosa per la donna che ama... ed effettivamente per lei cambia fino in fondo, ma alla fine riesce solo a guardarla e a starle vicino, senza mai cercare di conquistarla veramente, sì, lo capisco.
Forse, delle tante vite intrecciate che Jonathan Coe narra in questo libro passando da un capitolo all'altro sfumando come in sogno, la vicenda di Robert è stata quella che mi ha coinvolta fino in fondo, non solo perchè è una storia d'amore ma perchè è sincera, passionale, struggente, come se l'autore l'avesse sentita sua in ogni parte, come se Coe avesse messo lì dentro tutte le sue storie comprimendole in un sentimento unico, completo e vitale... dandogli dolori ma, soprattutto e necessariamente, qualcosa di simile a un lietofine.
Resta Terry di cui parlare. Un specie di protagonista alternativo, perchè alla fine i suoi capitoli hanno un'atmosfera un po' diversa, e poi perchè anche lui ha dei disturbi del sonno niente male...
Ho deciso di parlare anche di lui in questo pezzo perchè ha detto qualcosa di stupefacente sui sogni, e lui di sogni è davvero un esperto, ha passato la prima parte della sua vita cercando di dormire il più possibile, perchè solo nei sogni era veramente felice, ma non riusciva mai a ricordare quei sogni per portare un po' della loro perfezione nella vita reale. Così dormiva, dormiva e dormiva inseguendo quella vita perfetta che riusciva solo a sfiorare.
Poi questa fase è finita, un capovolgimento radicale, Terry ha iniziato a non dormire mai. Quello che prima gli davano i sogni ora lo trovava nei film. Intere nottate, ma anche mattine e pomeriggi, passati davanti a una televisione film su film, alla ricerca del loro significato nascosto.
E alla fine un paragone che non dimenticherò facilmente: i sogni sono come i film e i film come i sogni. Ci sono i film horror ovvero gli incubi, i sogni e i film erotici... Ma la cosa che più attrae Terry (e ora anche me) sono i sogni che non si riescono a ricordare, l'equivalente dei film perduti dei quali si ha solo un ricordo vago e nessuna certezza. Quei sogni che per ricordarli daresti tutto l'oro del mondo, quei film che per ritrovarli daresti tutta una vita di ricerche...